
Marina Cvetaeva (Mosca, 1892 – Elabuga, 1941) è tra i più noti poeti russi dell’età d’argento, insieme a Blok, Majakovskij, Pasternak e Achmatova.
Figlia di intellettuali, iniziò a comporre versi, prose e pièce teatrali sin da giovanissima.
Partì per l’esilio nel 1922, vivendo in varie città europee.
Tra il 1923 e il 1940 scrisse Dopo la Russia, le tragedie Arianna e Fedra, numerosi poemi, memorie e lettere, tra cui le famose epistole con Rilke nel 1926.
Rientrata in Urss nel 1939, morì suicida dopo essere stata sfollata nel Sud della Russia durante la guerra.
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