
Andrea Iorio è architetto, ha conseguito il dottorato di ricerca in Composizione architettonica alla Scuola di dottorato dell’Università Iuav di Venezia, dove svolge attività di ricerca e didattica nel Dipartimento di Culture del progetto.
Dal 2014 è tutor nell’ambito di ricerca Composizione architettonica del corso di dottorato Architettura, Città e Design nella medesima scuola e fa parte della redazione della collana DoDo-Documenti della scuola di Dottorato.
Ha tenuto lezioni in diverse scuole di architettura e partecipato a convegni e seminari nazionali e internazionali. Sue ricerche sono state pubblicate su temi quali: architettura e costruzione nel paesaggio svizzero contemporaneo (Electa 2011); progetto d’architettura e disegno urbano nella Lubiana di Jože Plečnik (il Poligrafo 2014 e 2017); luoghi dell’abbandono, territori fragili e ‘riciclo’ (partecipazione al PRIN “Re-cycle Italy”); teatri di guerra, infrastrutturazione militare del territorio e paesaggi della memoria (Aracne 2014 e 2016); ricostruzioni post belliche, l’esperienza di Max Fabiani nel goriziano (all’interno della mostra “Ricostruzioni” alla Triennale di Milano, 2018).
Svolge attività progettuale (The Modern Arch Quartet, con A. De Savi, E. Petriccioli), dedicando particolare attenzione a questioni quali il rapporto tra strategia e composizione nel disegno e nella rigenerazione urbani. Oltre alla partecipazione a workshop e concorsi di progettazione (per i quali ha ricevuto premi e riconoscimenti), ha svolto ruolo di progettista all’interno di progetti di ricerca universitari quali il Programma di recupero e valorizzazione dell’ex caserma Zannettelli di Feltre (2016), l’elaborazione del Masterplan per la rigenerazione dell’area ex Pagnossin-OpenDream di Treviso (2017), la redazione dello Studio preliminare per la costituzione del Parco transfrontaliero del Natisone (2018-20).
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