Medicina – genere letterario

Il corpo risponde di Riccardo Mazzoni edizionindipendenti
L'evidenza scientifica in medicina di Ivan Cavicchi edizionindipendenti

Medicina

La scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione: lo studio della m.; trattato di m.; i progressile scoperte della medicina. Tra i settori più importanti: minterna, la scienza medica in senso stretto, che comprende lo studio delle malattie il cui trattamento terapeutico è prevalentemente o soltanto medicamentoso e non chirurgico; mesterna, espressione con cui in passato era indicata la dermatologia; mpreventiva, complesso delle norme igieniche e delle misure profilattiche volte a prevenire una malattia; mveterinaria, che cura le malattie degli animali; mcomparata, lo studio comparativo delle malattie in specie animali diverse. Unito ad altre determinazioni, il termine indica un ramo della scienza medica, o un suo fine specifico; con riferimento a indirizzi particolari: malternativacostituzionalisticamomeopaticampsicosomatica (v. i rispettivi aggettivi); con riferimento ad aspetti particolari della prassi medica: moperatoria, che considera il complesso delle manualità tecniche necessarie alla chirurgia; con riferimento a problemi particolari: m. fisica, fisiatria; maeronautica o aviatoria, v. aeronauticomnucleare, v. nucleare, n. 3 dmaerospaziale (o spaziale), v. spaziale, n. 2; o a problemi inerenti a un preciso ambiente umano, geografico, sociale, ecc.: mtropicalemmilitaremscolasticaminfortunistica, v. infortunisticomdel lavoro, v. lavoro, n. 1 dmsportiva (o dello sport), v. sport. Infine, il termine può indicare la medicina intesa nel suo sign. più generico, ma considerata in relazione ad altre attività scientifiche, sociali, giuridiche, ecc.: mlegale, branca specialistica che tratta dei problemi biologici e medico-chirurgici in rapporto con le scienze giuridiche e sociali: consta essenzialmente di due grandi parti, di cui una mira a elaborare gli elementi dottrinali che possono concorrere alla formazione e all’evoluzione del diritto (mgiuridica), mentre l’altra mira ad applicare praticamente le nozioni scientifiche e metodologiche all’accertamento di elementi o fatti utili alla giustizia (mforense); msociale, che si occupa dei problemi biologici e sanitarî nei loro rapporti con la vita collettiva, attuando il suo programma mediante leggi rivolte ad assicurare la difesa della società dalle malattie e attraverso varie istituzioni pubbliche; mpubblica, che comprende la medicina legale e la medicina sociale, e studia i problemi biologici, antropologici, fisiologici, sanitarî e medico-legali in rapporto alle esigenze della vita collettiva; notevole sviluppo hanno avuto di recente in questo àmbito la mdelle assicurazioni, che deve affrontare questioni sempre più complesse di infortunistica, responsabilità civile, medicina del lavoro, e la tossicologia forense, che oltre al tradizionale studio degli avvelenamenti è passata a interessarsi dell’uso di sostanze stupefacenti e degli effetti dell’inquinamento atmosferico (carattere particolare ha invece la mpastorale, che riguarda lo studio della medicina nei suoi rapporti con la morale, a uso dei sacerdoti). b. La facoltà universitaria in cui s’insegnano scienze mediche: studente in m.; laurea e laurearsi in m.; dottore in m.; iscriversi a m.; fare il secondo anno di m., ecc. c. La professione di medico, l’attività medica: esercitare m.; esercizio abusivo della medicina2. a. In senso più lato, il complesso dei provvedimenti, spesso di carattere non strettamente medico, ma comunque rivolti, nell’intenzione di chi li adotta, a combattere o a prevenire fattori morbosi: mistintiva, complesso di atti e provvedimenti o atteggiamenti cui istintivamente ricorrono gli animali e gli uomini per combattere o evitare il dolore e le malattie; mpopolare, complesso di idee e di pratiche curative fondate prevalentemente su criterî magico-religiosi, ma spesso anche su esperienze reali, caratteristico dei popoli primitivi e talvolta anche degli ambienti sociali più arretrati. b. ant. Cura (secondo l’uso latino): la giovane cominciò la sua m. e in brieve … l’ebbe condotto a sanità (Boccaccio). 3. a. Nell’uso com., ogni preparazione medicamentosa: una mefficaceprescrivereacquistare una m.; spec. con riferimento a medicamenti per uso orale: dareprendere la m.; una mamaradolcedisgustosa, ecc. b. Per estens. qualsiasi mezzo che si consideri utile a prevenire le malattie o a riacquistare e mantenere la salute: per l’indigestione la miglior mè il digiunodicendo niun’altra messere contro alle pistilenze migliore né così buona come il fuggir loro davanti (Boccaccio). c. fig. Cura, rimedio per mali non fisici, per difetti, situazioni difficili e sim.: Così da quella imagine divinaPer farmi chiara la mia corta vistaData mi fu soave m. (Dante); una buona dose di legnate sarebbe una buona mper luila mè giunta tardi (cfr. il verso di Ovidio: Principiis obsta: sero medicina paratur: v. principiis obsta).